Il laboratorio L’ANGOLO DEL MACRAMÈ approda nel 1994 a Spello come un vecchio galeone con le vele issate al vento e col timone orientato sulle antiche rotte della tradizione cordaia dei fiumi Clitunno e Topino dove gli oggetti non sono solo mercanzie ma piccoli tesori ritrovati e reinventati.
Oggetti di ogni sorta eseguiti utilizzando materiali naturali con il paziente lavoro manuale e l’esclusività di una fantasia originale.
Il Macramè è un merletto a nodi. In generale il nome viene utilizzato impropriamente per indicare un pizzo, un ricamo, un intreccio raffinato e grazioso.
È un termine derivato dalla lingua araba mahramatun (fazzoletto) o da migramah (frangia per guarnizione), da cui vengono anche i termini turchi-ottomani mahrama e makrama (asciugamano o fazzoletto per il capo ricamato che, come molte altre parole mediorientali, è entrato a far parte della parlata ligure importata dai marinai che dalle colonie oltremarine approdavano al porto di Genova o in qualche altro scalo della Liguria.
Tipico della Liguria, esso era usato molto in passato per decorare le frange degli asciugamanni in lino.
19.00 Euro €
L’Angolo del Macramè
19.00 Euro €
Il laboratorio L’ANGOLO DEL MACRAMÈ approda nel 1994 a Spello come un vecchio galeone con le vele issate al vento e col timone orientato sulle antiche rotte della tradizione cordaia dei fiumi Clitunno e Topino dove gli oggetti non sono solo mercanzie ma piccoli tesori ritrovati e reinventati.
Oggetti di ogni sorta eseguiti utilizzando materiali naturali con il paziente lavoro manuale e l’esclusività di una fantasia originale.
Il Macramè è un merletto a nodi. In generale il nome viene utilizzato impropriamente per indicare un pizzo, un ricamo, un intreccio raffinato e grazioso.
È un termine derivato dalla lingua araba mahramatun (fazzoletto) o da migramah (frangia per guarnizione), da cui vengono anche i termini turchi-ottomani mahrama e makrama (asciugamano o fazzoletto per il capo ricamato che, come molte altre parole mediorientali, è entrato a far parte della parlata ligure importata dai marinai che dalle colonie oltremarine approdavano al porto di Genova o in qualche altro scalo della Liguria.
Tipico della Liguria, esso era usato molto in passato per decorare le frange degli asciugamanni in lino.
Oggetti di ogni sorta eseguiti utilizzando materiali naturali con il paziente lavoro manuale e l’esclusività di una fantasia originale.
Il Macramè è un merletto a nodi. In generale il nome viene utilizzato impropriamente per indicare un pizzo, un ricamo, un intreccio raffinato e grazioso.
È un termine derivato dalla lingua araba mahramatun (fazzoletto) o da migramah (frangia per guarnizione), da cui vengono anche i termini turchi-ottomani mahrama e makrama (asciugamano o fazzoletto per il capo ricamato che, come molte altre parole mediorientali, è entrato a far parte della parlata ligure importata dai marinai che dalle colonie oltremarine approdavano al porto di Genova o in qualche altro scalo della Liguria.
Tipico della Liguria, esso era usato molto in passato per decorare le frange degli asciugamanni in lino.
Pubblicato 6 anni fa
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